CHE COSA DEVE FARE CAIROLI
CHE COSA DEVE FARE CAIROLI
DI RUGGERO UPIGLIO
Tony Cairoli ha conquistato l’ottavo titolo mondiale di motocross, un’impresa fantastica per il mondo delle due ruote ma anche per lo sport italiano. Eppure il fenomeno siciliano non riesce a salire agli onori della cronaca fuori dallo specifico settore. Mi riferisco soprattutto alla RAI, cioè la televisione pubblica perché i privati hanno diritto di fare come vogliono, anche se poi, prima Sportitalia e ora Italia2 ed Eurosport, sono le emittenti che di spazio al motocross ne danno parecchio. Vorrei chiarire: non pretendo le dirette sulla RAI ma semplicemente due parole alla fine dei telegiornali (come avviene nella scherma o nel nuoto quando qualche azzurro vince un mondiale) oppure almeno nei notiziari sportivi. Neanche quello: domenica 7 settembre sono rimasto sveglio fino all’una per seguire la Domenica Sportiva (si fa per dire perché parla quasi esclusivamente di calcio anche quella volta che la serie A era ferma) per “controllare” se venissero dette due parole sull’ottavo mondiale di Cairoli. Assolutamente nulla.
Cercando di capire le ragioni di questa sorta di discriminazione rispetto ad altri sport, sono arrivato a pensare a una di “gelosia professionale” legata al fatto che i diritti televisivi sono stati acquisiti da altre emittenti (se notate anche di MotoGP in RAI si parla pochissimo)o alla mancanza di redattori (o meglio, direttori) a cui piaccia il fuoristrada nella tv di Stato.
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