TEST BETA 350RR 4T
TEST BETA 350RR 4T
Test in Mulattiera
pubblicato Mercoledì 19 Febbraio 2014
Prezzo: 8720,00 €Cilindrata: 350 cc
Finalmente il sole, dopo giorni e giorni di piogge torrenziali, il clima ci ha donato una tregua. La giornata sembra fatta apposta per una prova estrema delle due moto che casa Beta ci ha gentilmente concesso di provare.
Mi trovo le due “signore” parcheggiate in garage; luccicanti, splendide e pronte all’uso.
Come ci sono state consegnate dalla ditta Fiorentina sono pronte per una sessione di enduro tosto. L’impianto elettrico è perfettamente funzionante e minimalista, non vedo strani intrecci di cavi o cose inutili da dover rimuovere per un enduro in stile racing.
Eccoci pronti, caffè, brioche e la curiosità della gente che viene ad ammirare le due Made in Italy. In poco tempo ci troviamo circondati da appassionati e curiosi che ci fanno domande dai generi più svariati. Quattro chiacchiere sulle Beta e partiamo smaniosi di sentire come vanno.
Io mi impadronisco della 350RR, da anni ormai utilizzo una 350 4T (di altra marca) e grazie all’esperienza accumulata nel tempo penso di effettuare un test più oggettivo.
Già nel tratto di trasferimento su asfalto mi rendo conto che la 350RR ha un motore generosissimo pieno e molto gestibile, mi piace,
Entrando nella prima “mula”, abbasso la pressione delle gomme e comincia il vero test. So benissimo che, fondo molto scivoloso, foglie e rigagnoli d’acqua non ci renderanno la giornata facile ma, da subito sento una piacevole sensazione.
Il telaio risponde bene e i 119kg riscontrati sulla bilancia la sera precedente, “sono sincero mi preoccupavano un pò”, ma non li ho percepiti durante la guida, ciò indica la giusta distribuzione dei pesi e la moto risulta precisa stabile e manovrabilissima. L’impostazione “alta” di manubrio e pedane aiuta la guida in piedi (sono alto 1.70) e premendo su di esse la moto risulta agile e “leggera”.
Sicuramente la forcella, pecca di gioventù e poco rodaggio, la 350RR ha 2km al suo attivo e lavorando su compressione e ritorno la rendo più consona al test, il terreno molto scivoloso richiedeva sospensioni più morbide, ma la personalizzazione delle forcelle è puramente personale. Anche se consiglio di rivedere alcuni parametri specialmente per l’uso amatoriale.
Mi ha sorpreso in positivo il motore 4T, omogeneo, potente ma gestibile, la moto non “scarta” mai e le condizioni difficili del terreno si lasciano facilmente alle spalle, con la seconda innestata e un dito appoggiato alla leva della frizione si supera qualsiasi passaggio difficile.
Quando viene richiesta potenza e velocità, la cilindrata mediana, spinge senza intoppi, sale bene di giri e urla chiedendo la marcia superiore. Solo in un tratto di salita molto ripido sono riuscito a portare il motore al massimo, ma la cosa che impressiona è come scarica la potenza nei tratti difficili dove il minimo slittamento della ruota porterebbe inesorabilmente a fermarsi. La moto non scivola, la trazione è permanente e anche se le asperità fanno aprire e chiudere il gas involontariamente, ai minimi regimi la moto risulta sempre omogenea e lineare. Penso che quest’ottima e bilanciata erogazione sia di grande aiuto per il pilota. La Beta regala potenza solo quando serve e ciò rende la performance molto più facile nelle situazioni con un grip limitatissimo.
Percepisco un ottimo impianto frenante, modulabile e potente, specialmente sul posteriore che evita facilmente spiacevoli ed inaspettati bloccaggi. Questo aspetto, spesso tralasciato da altre moto, è fondamentale e può evitare diverse fermate e spiacevoli cadute legate principalmente alla stanchezza delle braccia che non riescono a tirare la leva della frizione in staccate al limite.
Durante la ricerca di una zona ideale dove scattare belle fotografie, mi soffermo a guardare le interessanti finiture. Le piastre ricavate dal pieno, lo scarico, ed il curatissimo telaio fornito con paramotore e protezioni di serie dona alla Beta una marcia in più.
Ogni particolare fa trasparire l’interesse e l’attenzione per l’enduro della casa fiorentina. Negli anni le moto sono notevolmente migliorate e mi fa molto piacere che una “Factory” di casa nostra abbia messo così tanta attenzione per il nostro sport.
Ogni aspetto della Beta 350RR mi stupisce, la vedo una moto completa a 360º, guida sulle pedane, motore generoso, telaio stabile, è davvero bella e divertente. Non esiste la moto perfetta, come non esiste il pilota perfetto, ma sicuramente la fiorentina è una moto che può rendere felici diversi appassionati enduristi sia per la scampagnata della domenica che per una gara.
Stefano “Manek” Somensini