Transanatolia 2013 : day 1 / 2 / 3
Transanatolia 2013 : day 1 / 2 / 3
Transanatolia 2013 Day 1/2/3
Piloti, meccanici e accompagnatori si ritrovano tutti il venerdì sera, 13/09/2013 ad Antalya dove c’è grande attesa per i concorrenti di questo sofferto Rally della Transanatolia. Drivers come Botturi, Ceci, Pedrero, Casanova non vedono l’ora di iniziare. Alla sera chi è appena arrivato, consuma una frugale cenetta nel bellissimo albergo con vista mare, piscina ed altri comforts che nei prossimi giorni in parte si faranno rimpiangere, lasciando il posto a sistemazioni più spartane, ma in pieno spirito avventuristico.
Sabato mattina, verso le ore 10.00, i partecipanti muovono dall’ hotel, procedendo verso ponente, alla volta del lungomare di Antalya. Ivi si svolgono iscrizioni, verifiche e quant’altro, che dureranno fino a mezzogiorno circa, per preparare tutti gli addetti alla manifestazione che avrà inizio di lì a poco con il Prologo. Le temperature si aggirano già di prima mattina attorno ai 40 gradi ed il tasso di umidità è relativamente elevato, una vera e propria “mazzata” per gente abituata ai climi delle nostre terre.
Verso le 14.00 briefing in tre lingue: Turco, Inglese, Italiano.
Alle 16, la carovana si porta nelle distese di sabbia nei pressi dell’aeroporto di Antalya dove si disputa il 1° Trofeo Kemal Merkit, in onore del pilota turco prematuramente scomparso l’anno scorso sugli stessi tracciati; una gara a se stante, non valevole per la griglia di partenza del giorno successivo, ma che comunque contribuisce a far scaldare muscoli ed animi per i giorni successivi.
La competizione attraversa la città di Antalya, snodandosi per ben 17km, portandosi dalla parte opposta della stessa, nei pressi dell’aeroporto, ove si corre una speciale di 8km lungo un fettucciato un po’ anomalo, segnalato da bandiere delimitanti delle “porte” attraverso le quali passare. La difficoltà è caratterizzata dal seguire le corrette tracce che mano a mano si confondevano tra loro, fuorviando i conducenti.
La vittoria è stata assegnata al pilota spagnolo Pedrero, seguito da Botturi, mentre in terza posizione troviamo Ceci.
La mattina seguente il raid prende il via direttamente dal parcheggio dell’albergo.
Le posizioni di testa vengono subito occupate da Ceci, Botturi, Pedrero e Metelli, che dimostra subito di aver carattere.
Il percorso in questa giornata è rimasto tale a quello dello scorso anno; ciò che varia è la disposizione delle speciali.
La prima si presentata piuttosto ardua, con pietre smosse e percorsi accidentati, polveroni, che hanno reso subito difficile l’inizio di giornata.
La seconda è stata caratterizzata da un percorso un po’ più scorrevole che l’ha resa più rapida nel suo svolgersi, per poi ritornare ad essere tosto nella terza, con un terreno simile a quello della prima, con strade erte che hanno portato i piloti sulle Taurus Mountains.
La temperatura dovrebbe essere decisamente calata ed aver reso il clima un po’ più vivibile.
Certi scivoloni in classifica potrebbero essere stati determinati dal fatto d’essersi persi durante il tragitto.
I nostri vespisti hanno dimostrato una bella tenacia nell’arrivare fino in fondo nonostante non fossero stati dati come favoriti. Sono molto provati e la cosa credo sia di certo comprensibile, ma non hanno intenzione alcuna di demordere, anzi la posizione odierna in classifica offre loro nuovi input.
La mattina seguente, seconda tappa, la sveglia suona alle 5.00 per essere in marcia verso le 6.00 dal bivacco Derebucak.
Verso metà mattinata i primi posti sono occupati rispettivamente da Ceci, Botturi e Metelli, tutti appartenenti al team Soloenduro. Una vera soddisfazione per chi, come me, un anno fa non si sarebbe sognato un’avventura simile, ma che ci ha creduto fortemente fin dall’inizio.
Le carte in tavola si mescolano durante lo svolgimento della terza speciale e purtroppo Metelli rompe il motore, mentre su Botturi aleggia l’assegnazione di una penalità che fortunatamente poi non gli verrà data.
Nel mentre Revel e Dibrogni, i due vespisti, sbagliano strada e si perdono tra i monti, arrivando a 40km da Antalya. Verranno poi recuperati da un pickup che li porterà direttamente in Cappadocia, facendogli saltare direttamente la tappa del terzo giorno.
Dopo 420km, a giornata finita, si fa tappa nel famosissimo vulcano Meke, che offre paesaggi fantascientifici ai concorrenti ed allo staff.
Nelle prime posizioni rimangono inalterati i nomi di Ceci, Botturi e Pedrero, che così commentano la seconda tappa di gara:
Ceci: “Sono veramente contento di essere venuto in Turchia, non per la posizione che occupo, ma perché le montagne Turche assomigliano molto alle Ande, un ottima, anzi fantastica preparazione per la Dakar”
Metelli: “mi dispiace tantissimo per il ritiro, stavo andando veramente forte, fino al momento della rottura riuscivo a tenere distante Pedrero, ora aspetto che portino la moto, il motore nuovo è pronto e la voglia di continuare molta.”
Botturi: “Ho fatto un errore alla prima speciale e ho perso due min e poi mi si è scaricata la batteria nell’ultimo km mancando cosi wp e speriamo che la penalità non sia alta,ma la gara è lunga e comincio a familiarizzare con la moto, piste e tratti esageratamente belli. Gran bella gara.
Catanese: “Mi sto divertendo un mondo e finalmente riesco a scatenate i cc della mia KTM 950, posti esageratamente belli!”
Il terzo giorno parte caratterizzato dal maltempo. Il cielo in principio velato si fa plumbeo e di lì a poco comincia a piovere.
Metelli ha lavorato fino alle 2.00 di notte per tentare di sostituire il motore in tempo utile per la partenza, ma vista la tarda ora ed il lavoro ancora da fare, ha preferito desistere e fare le cose con calma e con maggiori controlli in giornata.
La tappa risulta comunque velocissima; 265km suddivisi in tre speciali, la seconda delle quali, a causa di un disguido tecnico, verrà annullata.
Strepitoso Catanese si è piazzato quarto, mentre Ceci allunga di 13 minuti passo tra i suoi inseguitori.
Ceci: “Giornata spettacolare, molto veloce e navigata.”
Botturi: “Peccato aver sbagliato strada come Pedrero, ho potuto lanciare la moto a 170km/h, dimostrando così di avere un ottimo motore a disposizione.”
La carovana si è nuovamente arricchita dei tre assenti, i due vespisti e Metelli, che domani partiranno insieme agli altri.
Per quanto mi riguarda invece domani sarà un gran giorno, avrò la possibilità di percorrere la quarta tappa dalla parte dei piloti e non solo da quella dei fotoreporter. Sono trepidante.
Ci aggiorniamo in serata.
Enzo Danesi soloenduro.it
video: Enzo Danesi
foto: AP PhotoSport
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