TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 5^ TAPPA
TRANSANATOLIA RALLY 2019 – 5^ TAPPA
I PILOTI DIMENTICANO LA STANCHEZZA DI FRONTE AI COLOSSI DELLA TOMBA DI ANTIOCO SUL MONTE NEMRUT. DOMANI PENULTIMA TAPPA. E’ questo il bello di un Transanatolia Rally 2019 che in cinque giorni ha tenuto in sella i piloti per oltre 14 ore – calcolando il tempo del leader della classifica moto – il che significa la metà delle ore al traguardo, per esempio, della Dakar 2019. La tappa di oggi, di 348 chilometri, ha richiesto ai piloti un tempo complessivo di 2h.58’45” che appartiene in particolare a Maurizio Gerini che ha vinto anche oggi tutte e tre le speciali attestandosi in prima posizione con un vantaggio che sfiora l’ora, per la precisione 54’55” su Marco Borsi che ha inseguito tutto il giorno conquistando il secondo posto nella prima ps, la più lunga della giornata e nella terza. Livio Metelli sfortunato nella prima tappa ha poi cercato di recuperare nelle altre speciali e ha chiuso terzo la seconda e la terza ps di questa quinta tappa. Said Yusuf ÇAKIR (Ktm) ha ottenuto un ottavo tempo nel primo tratto cronometrato, ma è poi andato via via migliorandosi chiudendo sesto nelle restanti due prove. Domani sesta e penultima tappa. Il Transanatolia Rally ricalcherà le tracce della Via della Seta con queste ultime tappe: domani i chilometri complessivi saranno 280 e le speciali si riducono a due. La prima misurerà 29 chilometri e mezzo e la seconda 85. International Press Manager – Elisabetta Caracciolo
L TRANSANATOLIA ATTRAVERSO LE SUE GEOGRAFIE, STORIE, LEGGENDE E CURIOSITÀ. Ormai la notte è finita e le prime luci dell’alba illuminano il bivacco, come nei giorni passati tutti si preparano all’inesorabile partenza. Differentemente oggi non salutiamo solamente una città ma un’intera area geografica, allontanandoci dalle sconfinate steppe anatoliche iniziamo a raggiungere Nurhak Dağlar, qui ci si aprono all’orizzonte i magnifici territori conosciuti come la “culla delle civiltà”: la Mesopotamia. Raggiungiamo Engizek Dağlar, dopodiché ci dirigiamo verso un luogo meraviglioso Mount Nemrut. Questa maestosa montagna, appartenente al gruppo del Tauro Orientale, e fa impressione pensare che sia la più alta di tutta la Mesopotamia settentrionale con i suoi 2150 m.s.l.m. Durante la scalata di essa iniziamo a scorgere qualcosa di insolito sulla sua sommità. Qui ci attende l’ultimo bivacco ed oramai per quest’ultima notte all’aperto ci affidiamo alla protezione e allo sguardo rassicurante di quei grandi guerrieri di pietra illuminati dalle luci del crepuscolo. testo: Andrea Danesi
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