ALADAÄž-ALADAÄž, TERZA TAPPA
ALADAÄž-ALADAÄž, TERZA TAPPA
Aladag 02/09/2014
Siamo al bivacco di Aladag nel parco naturale di Emli Vadisi a 1750 mt di altitudine. Io e altri due compagni di viaggio siamo arrivati ieri sera con il buio, doccia pranzo e siccome non avevamo linea, a letto presto.
La sveglia è più fresca degli altri giorni e si vede gente con maglione o giacca vagare per il campo alle sei di mattina; solo pochi hanno il coraggio di starsene in canotta e ciabatte, una di queste è Elisabetta Caracciolo la veterana dei giornalisti di Motorally.
La montagna circonda lo spiazzo dove siamo accampati e lo spettacolo naturale che ci si presenta al risveglio è davvero suggestivo.
Poco lontano il pastore con il gregge chiama il suo cane che, ormai a causa dei vizi dati dai piloti, non ci pensa nemmeno ad ubbidire al richiamo del padrone, ormai vive con noi.
Durante la notte i meccanici al campo hanno lavorato a lungo per risistemare moto e auto, queste ultime in special modo; gran movimento fino alle 03,00 sotto il gazebo di Alessandro Viganò, che ieri è caduto facendosi male ad un ginocchio e dovendo richiedere l’aiuto dei mezzi ausilari per trasportare il mezzo fino al bivacco. Purtroppo però la sua moto era sistemata molto male dopo la caduta patita ieri nella prima speciale ed in aggiunta veniva collocata male anche sul carrello della scopa, subendo così ulteriori danni.
Alessandro non credeva certo di ripartire visto le serie rotture, ma una sorpresa al suo risveglio l’attendeva. La sua Beta sistemata a puntino era subito fuori dalla sua tenda fornita di un cartello artigianale, come molte delle cose che vengono fatte qui del resto, che recitava :
“Ciao sono tornata nuova per te, mi porti a fare un giro?”
Un momento molto toccante per lui e non solo, un esempio di affiatamento di squadra, che egli stesso avrebbe voluto onorare correndo, ma che a malincuore non ha potuto realizzare a causa dell’infortunio, preferendo ritirarsi.
Anche la 990 di Catanese è stata sotto i ferri del “chirurgo”. La rottura della leva del cambio pregiudicava la partenza odierna, ma l’intervento di un artigiano locale chiamato dall’organizzazione, ricostruiva in toto la leva permettendo a Francesco di presentarsi al via.
In questi giorni abbiamo visto lavorare i meccanici e la loro inventiva, davvero professionale, per sistemare le rotture, anche quando non ci sono ricambi . Un esempio tra i tanti, veder lavorare il mitico Zamattia su una KTM e riuscire a trasformare parti meccaniche non adatte a quello scopo, in pezzi perfettamente funzionanti; strabiliante. Oppure osservare le operazioni di Fernando, lo spagnolo autore di capolavori della meccanica motoristica delle moto da rally moderne ed altri che ora non conosco ma dei quali avrò sicuramente il piacere di raccontare nei prossimi giorni.
Partenza del primo pilota alle 08,00, che come ieri è Alessandro Botturi. Oggi Aladag – Aladag 362.65 km dove si disputano le crono cinque e sei rispettivamente di 58,66 km di 115 km.
La classifica generale vede Botturi leader con un tempo totale delle speciali di 06:56:03, secondo il giovane Roberto Rossini con 07:52:36, terzo Catanese con la sua “Unimog” a due ruote con un tempo totale 08:10:32, quarto Tarricone, quinto Bertoldi, sesto Dalle Mule, settimo il pilota Turco Serkan Ozdemir, ottavo Miotto e via via. I tempi non sono reali ma compresivi di penalità. Torniamo alla tappa di oggi.
Il percorso anche oggi è montano ed i piloti troveranno un terreno simile a quello di ieri, con paesaggi mozzafiato. La partenza è fissata ad Aladag ed arrivo sempre allo stesso bivacco. Il tracciato percorso oggi era composto da classiche strade bianche di montagna, con tratti abbastanza insidiosi per via delle pietre smosse che rendono particolarmente impegnativa la guida e dislivelli di oltre mille metri.
Mirco Miotto:
La prima speciale è stata bella, molti sassi smossi, ma bella veloce; in pratica ha ricalcato una parte della seconda speciale di ieri, ma in senso contrario. Anche la seconda speciale è stata molto sassosa, ma con passaggi davvero strepitosi, che facevano venire voglia di fermarsi a guardarli a bocca aperta, i più belli che abbia visto finora nei vari Transanatolia, e che ci hanno portati a salire fino a 3100mt di altitudine. La parte finale molto veloce. Sono soddisfatto sia della mia gara, che del percorso…mi sembrava di essere dentro ad un film!
Alessandro Botturi:
Sono contento della mia prova. La prima speciale è stata molto sassosa e per un pezzo la stessa di ieri, ma al contrario. La seconda veloce e lunga. Ho viaggiato e navigato correttamente. Sono contento del risultato. Bellissima prova e bravo a Paolo per il roadbook.
La classifica ufficiosa ( l’ufficiale viene sempre data la mattina seguente)
1 – 1 Alessandro Botturi – Husqvarna 450 ITA – 01:03:51
2 – 6 Serkan Özdemir – KTM EXC500 TUR – 01:06:32
3 – 11 Ümit Salkim – KTM 450 EXC GlobeScout RALLY TUR – 01:07:36
4 – 10 Roberto Rossini – KTM EXC 450 ITA – 01:08:26
5 – 18 Giuseppe Bazzani – KTM EXC 500 ITA – 01:09:20
6 – 16 Ladis Dalle Mule – Honda 450 R ITA – 01:09:22
7 – 5 Francesco Catanese – KTM Adventure Motociclismo Fuoristrada ITA – 01:09:29
8 – 23 Alberto Bertoldi – Husqvarna fe450 GARDA BIKERS ITA – 01:11:20
9 – 19 Francesco Tarricone – Beta 450 RR ITA – 01:12:05
10 – 2 Mirco Miotto – Honda HRC 500 NSM ITA – 01:12:07
11 – 22 Ivano Zaccheo – KTM EXC 450 ITA – 01:12:21
12 – 20 Emanuele Piva – Yamaha WR 450 NSM ITA – 01:12:54
13 – 3 Rosa Romero Font – KTM 450 EXC ESP – 01:17:53
14 – 17 Valdimiro Brezzi – KTM 530 ITA – 01:18:27
15 – 12 Kobus Potgieter – KTM 500 EXC ZAF – 01:20:25
16 – 8 Selçuk BektaÅŸ – KTM 500 EXC TUR – 01:21:16
17 – 15 And Tüfekçi – KTM 450 EXJ TUR – 01:27:03
18 – 4 Carlo Seminara – KTM 450 ITA – 01:32:00
Enzo Danesi