ISDE 2024: Un’Esperienza Indimenticabile
ISDE 2024: Un’Esperienza Indimenticabile
Sono già trascorsi due mesi dalla conclusione della Sei Giorni Internazionale di Enduro in Spagna. La mia prima Sei Giorni! Un’avventura che ha richiesto mesi di allenamenti intensi: in bici, di corsa e soprattutto in moto. A questo si è aggiunto lo sforzo di trovare sponsor e organizzare ogni dettaglio per le due settimane in terra spagnola.
Tutto è cominciato lo scorso gennaio, quando io e il resto della squadra abbiamo deciso di partecipare alla ISDE. Sembrava lontanissimo, ma in un batter d’occhio è arrivato ottobre. Ed ecco il momento in cui si fa sul serio!
La Partenza: Direzione Silleda
Domenica 6 ottobre è il giorno della partenza. Destinazione Silleda, a 2.000 chilometri di distanza, affrontati a bordo del mio fidato furgone in compagnia di Aie e Rodolfo. Una volta arrivati in Spagna, ci riuniamo con il resto della squadra: Riky e suo padre, il presidente Milko e Bruno. Le squadre sono due: la Squadra “A”, composta da Alessandro, Riky e me, e la Squadra “B” con Milko, Bruno e Rodolfo. La settimana precedente l’inizio della competizione è stata dedicata a visionare le prove speciali. Il meteo non ci ha aiutato: pioggia incessante che speravamo non si ripetesse durante la gara. Camminare per chilometri è stata la preparazione perfetta per affrontare le lunghe giornate in moto che ci aspettavano: 250 chilometri di media al giorno. Una sfida immensa, ma emozionante.
L’Inizio della Gara
L’11 ottobre ha segnato l’inizio della mia prima ISDE. Nonostante le attese, la sera prima della gara ho dormito sorprendentemente bene. Salire sul palco di partenza è stata un’emozione unica, il segnale che tutto stava diventando reale.
Giorno 1: L’Avventura Ha Inizio
Il primo giorno di gara è stato un assaggio di cosa ci aspettava. La pioggia non ci ha lasciato tregua, trasformando il terreno in un pantano insidioso. I trasferimenti sono stati impegnativi, con salite scivolose e discese che mettevano a dura prova la concentrazione. Nonostante tutto, l’entusiasmo era alle stelle: il supporto dei miei compagni di squadra e gli sguardi incoraggianti di Michela lungo il percorso mi hanno dato la forza di andare avanti.
Giorno 2: La Pioggia Continua
La pioggia incessante della notte ha reso il trasferimento che portava alle speciali molto impegnativo, ogni curva, ogni ostacolo richiedevano particolare attenzione. Durante le prove speciali ho trovato un bel ritmo, anche se mantenerlo era parecchio stancante. Le pause al paddock erano momenti preziosi per ricaricare le energie, anche grazie al sorriso rassicurante di Michela
Giorno 3: La Squadra si Rinforza
Il terzo giorno è stato forse il più coeso per il gruppo. Nonostante il maltempo, ci siamo sostenuti a vicenda con battute e incoraggiamenti. Durante i trasferimenti, il legame tra noi piloti si è rafforzato: non eravamo solo compagni di squadra, ma un vero gruppo di amici uniti da una passione comune. Le prove speciali sono state una sfida, ma ogni traguardo raggiunto ci faceva sentire invincibili.
Giorno 4: La Stanchezza si Fa Sentire
Il quarto giorno è stato il più duro dal punto di vista fisico. Il terreno, ormai saturato dall’acqua, era diventato un misto di fango e insidie. Ogni chilometro sembrava più lungo del precedente. Nonostante la fatica, non potevo permettermi di mollare: i pensieri di Michela e di mio fratello Mirko, che seguivano ogni mia mossa, mi hanno dato la motivazione per continuare. Le prove speciali sono state impegnative, ma ogni piccolo successo era una vittoria personale.
Il Quinto Giorno: La Sfida Mentale
Il quinto giorno è stato il più impegnativo, non tanto fisicamente quanto mentalmente. I pensieri si accavallavano, la paura di commettere errori o di avere problemi alla moto era costante. Gli ultimi chilometri sono stati interminabili, ma arrivare al paddock è stato un sollievo. L’incoraggiamento dei miei compagni e i baci di Michela mi hanno dato la forza di prepararmi per l’ultimo giorno.
L’Ultima Prova: La Manche di Cross
La manche di cross conclusiva si è svolta sotto una pioggia incessante che ha trasformato il tracciato in un pantano. Era difficilissimo mantenere un buon ritmo: ero esausto e il fango rendeva ogni manovra complicata. Nonostante tutto, è finita. L’ho fatto. L’abbiamo fatto. Abbiamo concluso la Sei Giorni!
Il Ritorno a Casa
Dopo una foto di rito con la squadra e lo staff, è stato il momento di caricare il furgone e affrontare il viaggio di ritorno verso l’Italia. Durante il tragitto, non ho potuto fare a meno di ripetermi: “Bravo, Yuri, ce l’hai fatta!”
Un’esperienza come questa non sarebbe stata possibile senza il supporto di tante persone. Grazie ai miei compagni di squadra Aie e Riky, alla mia ragazza Michela, a mio fratello Mirko, agli uomini del Team Specia, al Motoclub Val San Martino, agli sponsor che hanno reso possibile questa avventura, a Soloenduro per aver portato un po’ di ISDE sugli smartphone degli appassionati e, infine, a tutti i tifosi, sia quelli presenti in Spagna che quelli che mi hanno sostenuto da casa.
La ISDE 2024 sarà per sempre un ricordo indelebile, un traguardo che porterò nel cuore. Ora, guardo avanti, pronto per nuove sfide!
Yuri Previtali
Ph: Michela Colleoni
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