La sesta tappa costa
La sesta tappa costa
Stage 6
8 Gennaio
Uyuni – Uyuni
Tappa: 723Km PS: 542km
Tappa in altitudine quella di oggi. Il percorso si è snodato tra le montagne boliviane viaggiando dai 3500 ai 4200 metri sul livello del mare. Finalmente al bivacco i mezzi hanno potuto ricevere assistenza; quella di oggi è stata la sezione speciale cronometrata più lunga di questa Dakar. Anche oggi il terreno è stato caratterizzato da roccia, sabbia e polvere, dove i piloti non hanno avuto respiro. Guardando le facce dei concorrenti all’arrivo del bivacco di Uyuni, non è difficile capire quanto il percorso di oggi li abbia provati.
Lo stage cronometrato odierno con i suoi 542km, è stato il più lungo di questa Dakar, il percorso ha circumnavigato il Lago salato di Uyuni, il famigerato “lago” che lo scorso anno aveva messo a dura prova piloti e mezzi, la spettacolare distesa salata che si estende per 12.000km² e che con i suoi 3700 mt d’altitudine la fanno essere la più alta salina del mondo.
Goncalves parte in testa e al primo CP ottiene il miglior tempo, seguito dal compagno di squadra Benavides, ma Price, che fa capire subito che non intende mollare, mentre il nostro Botturi stacca un ottimo sesto parziale.
Al CP2 Price tallona il portoghese e si porta in seconda, mentre Botturi mantiene posizione e viaggia al ritmo di Barreda; il lumezzanese nonostante il polso malconcio, (abbiamo saputo anche di una piccola frattura oltre allo sfilacciamento dei tendini), viaggia a ritmo veramente elevato.
Arriviamo alla svolta di questa tappa; Joan Barreda non transita al CP5. Sul percorso ha un problema al motore e Paolo Ceci si ferma per aiutarlo. Lo stop forzato costa caro al pilota di punta Honda, che deve essere trainato dal nostro Paolo Ceci e di conseguenza anche lui scende paurosamente in classifica.
In questo tratto Botturi fa il quinto tempo. Uno spettacolo il pilota bresciano!
Dopo il controllo 7, Price attacca e supera Goncalves. Sino alla fine i due si sfidano ma l’australiano mantiene un ritmo forsennato e vince la tappa; tra i due si insinua l’altro pilota KTM, Walkner, che si piazza al secondo posto. Il pilota Honda si deve, per così dire, accontentare della terza piazza. Botturi finisce la giornata in 9ª, bellissima prestazione la sua. Cerutti sente la fatica, ma fa la sua gara senza rischiare nulla, in fondo il giovane pilota Husqvarna è qui per fare esperienza, ossa e non sta certo sfigurando.
L’altro lumezzanese in gara, Livio Metelli sta pian piano risalendo posizioni e possiamo dire che, per essere alla sua prima Dakar, un 47° di giornata non è certo male. Diocleziano Toia chiude in 57ª. Catanese 107°. Ritiro invece per Alessandro Barbero causa caduta. Laia Sanz della tappa di oggi dice: Ho dovuto percorrere 300km immersa nella polvere alzata dai piloti davanti a me ed ho faticato a superare. A fine giornata ho rallentato il ritmo, un poco anche per precauzione. E’ stata una speciale molto lunga e con molti rischi. Il ritmo è stato brutale ed il livello di gara è altissimo. Non voglio forzare e rischiare una caduta, la gara è ancora lunga e bisogna saper amministrare le forze, e io credo di sapere il mio limite.
Soloenduro.it
Lara suffiotti
Enzo Danesi
Foto Edo Bauer