LONG RUN TEST HONDA XR 450

da | Set 13, 2019 | Motorally, News

LONG RUN TEST HONDA XR 450

LONG RUN TEST HONDA XR 450
LA CORSA E’ FINITA…DAVANTI A TUTTI!

Ormai è passato quasi un anno da quando se ne è cominciato a parlare tra noi di Soloenduro. Dopo la vittoria del titolo 2018 della Marathon nel campionato Italiano Motorally, non potevamo abbandonare l’idea di poter difendere il titolo per il 2019. Ma la mia vecchia Husaberg detentrice del titolo era oramai stanca, finita dopo una stagione cosi piena e corsa ad alti livelli. I suoi 18 anni gli sentiva tutti e giustamente si meritava un riposo in garage, intervallato si da qualche sporadica uscita ma nulla di più…la vecchietta va rispettata.

NICCOLO%20AIELLIAllora abbiamo cominciato a pensare sul da farsi e subito ci si è presentata questa opportunità. In occasione del mio test della gamma 2019 di Red Moto a novembre scorso, avevo avuto la possibilità di testarla assieme a tutta la gamma; la nuovissima Honda XR 450!…ed è stato amore da subito. Seppure fosse una dual ed in paragone con il resto della gamma un po’ più cicciottella e meno prestazionale, mi aveva colpito per l’eccezionale fluidità con la quale scaricava a terra i suoi 40cv di potenza, il tutto coadiuvato da una taratura delle sospensioni un po’ morbida ma che la faceva risultare più leggera di quello che realmente fosse. Sapere poi che tutte queste regolazioni erano il risultato del lavoro attento e scrupoloso di un grande campione come Tullio Pellegrinelli era solo sinonimo di garanzia su tutti i fronti. In quell’occasione l’avevo sognata sui campi di motorally a correre con me per difendere il titolo.

E dal sognare in breve tempo siamo arrivati invece a concretizzare il tutto. Grazie alla disponibilità della concessionaria RS Moto di Simone Agazzi che mi ha fornito una XR 450 nuovissima e soloenduro.it, sito con il quale collaboro per i test delle moto, siamo arrivati a creare questo LONG RUN TEST. Non una squadra con la quale cercare di conquistare nuovamente il titolo, ma più un’avventura lunga una stagione agonistica di gare per poter utilizzare e sfruttare in tutte le condizioni una moto totalmente nuova appena arrivata sul mercato, evidenziando pregi e difetti, senza nessun fine di classifica. Non era importante tanto il vincere, ma più che altro vedere se il progetto in se fosse vincente.

E la stagione lo ha dimostrato, a bordo di questa bellissima moto che richiama un nome mitico degli anni 80, abbiamo vinto tutte le prove, arrivando spesso a ridosso anche dei primi piloti dell’assoluta che corrono con moto sicuramente dedicate più al mondo dell’off road specialistico.

Difatti la prerogativa iniziale che ci eravamo prefissati era quella di correre con una moto completamente originale, solo la strumentazione per la navigazione, nulla di più. Una moto dual adatta ad un utilizzo a 360 gradi messa dentro un campionato dove sono presenti moto specialistiche e piloti fortissimi di livello internazionale quali Alessandro Botturi vincitore dell’ultima edizione dell’Africa Eco Race e Maurizio Gerini vincitore del Rally Transanatolia.

E così è stato. Simone Agazzi mi ha portato la moto alla prima gara completamente originale; portatarga, protezioni, serbatoio, tutte le componentistiche che un qualsiasi cliente troverebbe sulla nuova XR una volta consegnata dal concessionario. Remore dal test di novembre dove le sospensioni mi erano piaciute, non ho voluto neanche cambiare le tarature, solo qualche click nelle compressioni e ritorno, tutte accortezze che un qualsiasi cliente può fare sulla moto di serie.

Eccola qui, pronta ad aggredire il campionato e vedere se è ancora all’altezza di portare quel famoso nome: XR.

niccolo%201Alla prima gara a Marina di Massa non mi sono presentato in piena forma a causa di alcuni postumi influenzali un po’ pesanti ed a metà delle speciali subivo un po’ la fatica. Ma qui ho potuto subito notare quale fosse il pregio migliore di questa moto: l’eccezionale fluida di erogazione. Una volta stanco, mettendo una marcia in più nel sottobosco mi rendevo conto che con estrema dolcezza la moto continuava ad andare forte…forse anche di più! Io generalmente ho sempre avuto una guida un po’ irruenta, sicuramente non molto di fino. Con questa moto quest’anno ho imparato che si può ugualmente andare forte anche senza dover smanettare come matti e tirare le marce a limitatore. Basta buttare la marcia ed appena si vuole quel brio in più per scappare veloce basta un bel colpetto di frizione e lei riparte subito bella vigorosa. Quel giorno sono veramente caduto in amore per questa moto e ci sono entrato in piena sintonia, ha cambiato in positivo il mio stile di guida, lo ha sgrezzato e tutto questo va a vantaggio della navigazione perché se sei meno stanco sei più concentrato e sbagli meno. E cosi è stato, quest’anno ho veramente sbagliato poco nella navigazione, complice anche la torre di supporto di navigazione Pini NAv Rally Tower che fissata al telaio fa si che renda il road book leggibile al primo colpo d’occhio , non come quando invece è fissata ala manubrio e quindi in continuo movimento.

La prima gara è andata vinta ma mi rendevo conto da subito che il margine era molto, si poteva andare ben più forte. Ma il progetto era importante e la testa funzionava bene, bisognava ora portare a casa il titolo, era alla portata!

Alla seconda gara corriamo due giorni a Montesilvano in Abruzzo. Tutto regolare, nessuna pressione, guido bene come alla prima gara, la struttura di RS Moto è ancora una volta impeccabile e mi diverto anche a correre contro il mio team manager Simone che corre con una moto gemella nella categoria RaidTT…dove vince anche lui!!

Altre due vittorie, ma soprattutto nessun problema, neanche il minimo…una moto sino ad ora impeccabile, grazie anche all’ottimo lavoro svolto dai meccanici. Ed alla domenica si regala anche il primo punticino nell’assoluta arrivando 15, lei una dual stradale in mezzo a tutte le migliori specialistiche del settore.

La gara successiva ci porta a Spello, in Umbria, una gara famosa per i veloci sottoboschi pieni zeppi di sassi nascosti. Una gara tecnicamente difficile, dove la navigazione e la capacità del pilota vengono esaltate.

La XR sembra non sentire particolarmente questi problemi, anzi si esalta ancora di più grazie alla dolcezza. Solo una mia rovinosa caduta fa si che in assoluta non salga molto ma comunque porta a casa ancora un primo di classe senza alcun problema.

A luglio la gara più importante si svolge a Lorica, in Calabria.

Una due giorni importante perché visto il rullino di marcia sino ad ora svolto, posso già sperare di portare a casa il titolo in anticipo alla chiusura del campionato.

Il sabato si corre nei veloci sottoboschi, ma il problema del traffico di chi mi precedeva in speciale legato alla molta polvere presente, fanno si che il risultato sia vincente ancora nella marathon ma non soddisfacente nell’assoluta, soprattutto perché sentivo in quelle condizioni veloci che a me piacciono molto che potevo salire molto in graduatoria.

Alla domenica si gioca pesante, il titolo è a portata. E come l’anno prima in Sicilia con la mia vecchia Husaberg, sembra che la possibilità di vincere invece che darmi dei timori, mi esalti…sarà l’esperienza e la calma del vecchietto!!

Speciale lunga, una sola, tutta un fiato. Parto carico…molto carico…e lei mi segue appieno. Va dove voglio io, fa quello che voglio io, in piena sintonia…un perfetto connubio…50km fatti al massimo e lei dual con 40cv si posiziona nella speciale più veloce dell’anno in nona posizione assoluta…che soddisfazione, lo sapevo che lo poteva fare, dalla prima gara di massa marittima.

L’unico mio rimorso è non aver potuto avere più tempo da dedicare all’allenamento ma nuovi impegni lavorativi mi prendono praticamente tutta la giornata. Ma il team e le persone che mi circondano hanno colmato questa mia mancanza e nonostante la stanchezza che mi attanagliava alla fine di ogni prova, abbiamo dimostrato cosa sa fare questa nuova XR. E’ campionessa italiana, e non solo con me, anche con Simone che conquista il titolo della RT4 nel RaidTT. Quindi al suo primo anno di apparizione ha vinto subito tutto quello che poteva! Che moto!!

nik%202A settembre ultima prova, già col titolo in tasca ma con tanta voglia di correre magari con anche un pensiero in meno. Due speciali ad Aielli, in Abruzzo, una gara classica nel campionato motorally che conosco bene per terreni veloci e pieni di imprevisti pericolosi come sassi nascosti nell’erba. Volevo attaccare il più possibile ma un imprevisto, il primo della stagione e sicuramente non appellabile alla moto, mi ha fatto perdere molto tempo in PS. Un sasso infilatosi nella pedalina del freno post lo ha messo in pressione ed in un paio di chilometri ho completamente cotto la pinza posteriore. 15km di ps senza freno dietro, a cercare di fermarmi con il freno motore ed…i piedi!! Anche qui lei mi ha aiutato comunque con la usa estrema facilità di guida ed abbiamo messo una toppa uscendo comunque con un tempo discreto, anche grazie ad una navigazione perfetta. Arrivato all’assistenza il mitico meccanico Fernando Prates, uno dei migliori meccanici nel panorama dakariano, mi sistema il tutto montandomi un nuovo impianto frenante e riparto per la seconda PS.

Ero rilassatissimo con una gran voglia di fare. Stava andando molto bene…veramente, tanto che ad un certo punto ho cominciato a vedere un forte pilota che partiva davanti a me di alcuni minuti in lontananza. Qui ho fatto la cadettata…! Nella foga di riprenderlo ho fatto un grosso errore di navigazione ed ho perso molto tempo facendo qualche chilometro in più. Tornato sulla strada giusta, consapevole che avevo ancora 16 km da fare, ho attaccato con tutto quello che potevo recuperando su tutti quelli che mi avevano passato durante il mio sbaglio e riprendendo ancora chi mi precedeva in partenza…ma i jolly giocati uscivano dal mazzo a manetta e ad un certo punto son finiti…! Boom…non so se un sasso, forse uno scolo dell’acqua…sono saltato in aria…e si andava veloce…che botta! Sarà l’adrenalina ma appena capito cosa stesse succedendo, sono ripartito di nuovo a tutto gas!… ma la testa non c’era ed appena uscito dalla PS ho avuto un vero e proprio crollo! Mi sono accorto che ero tutto grattato e sanguinante e non respiravo bene, colpa del colpo sullo sterno. 5 minuti di riposo e tutto va un po’ meglio, almeno il fiato, e riparto per finire la gara scortato dall’amico Federico Fedek Caparrini che si prende cura di me fino all’arrivo.

Peccato, sentivo che questa gara poteva essere la coronazione come risultato di una stagione perfetta, con una posizione in assoluta molto buona. Ma va benissimo cosi, la vittoria è arrivata ed il LONG RUN TEST è stato un successo.

Soloenduro.it da sempre crede in questo tipo di progetto. Già molti anni fa lo ha creato, primo nel panorama fuoristradistico, ed ha dimostrato anche quest’anno che quando si devono fare le cose fatte bene, è davanti a tutti.

Hanno preso un discreto pilota come me e lo hanno messo su questa bellissima moto per vedere se era all’altezza.

I risultati parlano chiaro, stagione perfetta, 7 gare su 7 vinte, non poteva andare meglio.

Grazie XR, per me è stato un onore portare a casa questo nono titolo italiano assieme a te, rimarrà sempre un bellissimo ricordo.

Un grazie a tutte le persone che hanno reso possibile quest’avventura e che mi hanno sempre supportato con amicizia e sostegno.

E per l’anno prossimo…vedremo cosa ci inventeremo!

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