NIKON Z8 professionale con leggerezza
NIKON Z8 professionale con leggerezza
ABBIAMO PROVATO LA NIKON Z8
Noi di soloenduro siamo un sito che parla di OFFROAD, ma per far questo usiamo molta attrezzatura, come radio, microfoni, actioncam, gimbal, e tra queste apparecchiature, le macchine fotografiche sono le regine.
Quindi perché non mettere a disposizione la nostra esperienza per descrivere anche questi prodotti?
Felice possessore di una Z9, molto incuriosito dai rumors circa l’ultima nata di casa Nikon, finalmente ho avuto il piacere di provare la mirrorless Nikon Z8. L’ho testata sul campo sia in un ambito sportivo diciamo non proprio soft, dato che per lavoro seguo gare motociclistiche in off-road, durante le quali i miei “occhi digitali” non hanno vita facile, che in situazioni di reportage giornalistico, dove spesso mi sono trovato a fotografare in condizioni di luce scarsa e senza usare il flash per esigenze del luogo in cui mi trovavo.
Parlando del solo corpo macchina, quindi senza obbiettivi, a differenza della Z9 la sorellina minore risulta sicuramente più leggera e compatta per un peso di 910 gr batteria compresa, contro i 1340 gr dell’altra, ma per uguaglianza ha un sensore d’immagine FX, CMOS, 35,9 mm x 23,9 mm per un totale di 45,7 milioni di pixel effettivi e memorizza l’immagine su scheda CF Express, avendo però in più la possibilità di avvalersi anche di una scheda SD. Identiche anche per quanto riguarda il comparto elettronico.
Ha una velocità di scatto impressionante, in sequenza può arrivare fino a 120 fps, in scatto continuo (L) a bassa velocità da 1 a 10 fps, in continuo ad alta velocità (H) da 10 a 20 fps, mentre l’acquisizione di fotogrammi ad alta velocità (C30) arriva a 30 fps, quella ad alta velocità (C60) circa 60 fps, quella ad alta velocità (C120) circa 120 fps, naturalmente in situazione di luce adeguata.
La sensibilità ISO va da 64 a 25600 con un’ottima risoluzione, ma può arrivare fino a 102400, ovviamente con i disturbi del caso.
Ottima la connettività WI-FI/Bluetooth per trasferire immediatamente immagini con l’app dedicata, per un utilizzo rapido sui canali web o per passarle all’amico di turno che a bruciapelo vuole pubblicare sui social le proprie performances sportive, con una qualità nettamente differente da un cellulare e che spesso non ha bisogno di correzioni in posteditazione.
La batteria agli ioni di litio è una EN-EL 15 ed ha una buona autonomia, sempre considerando che sia stata studiata nell’ottica della leggerezza complessiva della cam, ma ovviamente non come la Z9, fornita di un pack più grande per un utilizzo più intenso. Io tuttavia, usandola con attenzione, ma pur sempre nella sfera sportiva, sono arrivato a lavorare per una mattinata intera, superando i 1000 scatti. E’ abitudine comune di non partire mai sprovvisti, ma mi sento comunque di consigliare sicuramente una batteria di scorta, oppure acquistandola separatamente, si può applicare l’impugnatura battery pack che può ospitare due batterie, certo una sicurezza in più, ma che in fondo le toglierebbe quella snellezza per cui è stata creata. Resta comunque una questione di gusti personali.
Schermo interno del mirino ottimo, nulla da dire, luminoso, non fa rimpiangere le vecchie reflex e permette di avere una visione continua dell’immagine durante lo scatto, non avendo un otturatore meccanico e quindi una vita enormemente maggiore d’utilizzo. Il menù è identico a quello della Z9. L’autofocus, beh che dire, come la Z9 ha un sistema di inseguimento soggetto veloce e preciso con diverse modalità; io ho preferito il 3d a inseguimento per le foto sportive: spettacolare!
Per le fotografie da reportage ho usato il sistema di rilevamento classico normale. Inoltre il riconoscimento soggetti con deep-learning è stato frazionato e include persone, animali (cani, gatti e uccelli), veicoli (automobili, motociclette e biciclette) e aerei, e chi più ne ha più ne metta. Non l’ho provata con il flash.
Gli obbiettivi che ho usato erano i Nikkor Z 24-120 f4, per le foto sportive e il 24/70 f2.8 per il reportage. Ho provato ad usare anche l’adattatore FTZ2 (già in mio possesso) per poter usare le mie vecchie ottiche che normalmente utilizzo su una D5 e, come per la Z9, non ho riscontrato problemi, sia con un 14-24 f2.8 che con un 80-200 f2.8.
Sono sincero, avrei voluto tenerla ancora un pochino per poterla testare più a fondo, anche per quanto riguarda l’utilizzo video e poterla recensire in maniera più profonda, ma chissà…. magari a breve ci potremmo nuovamente incontrare per capirci meglio, di sicuro resta il fatto che pur non pretendendo di esserne una diretta competitor, potrebbe diventare per me un validissimo mezzo d’appoggio professionistico, da affiancare alla sorella maggiore, perché tanto ne vale. Cosa posso dire, promossa a pieni voti e consigliata come secondo corpo per chi le usa per lavoro, ma anche come prima macchina per un amatore esperto. Il prezzo è importante, supera i 4000€, ma sappiamo che la macchina è una professionale e quindi…
Le fotografie allegate sono come da scatto, appositamente senza nessun ritocco o manomissione per poter mostrare le sue nude capacità. A voi il giudizio.
Nikon è importata in Italia da NITAL S.p.A.
Enzo Danesi
Redazione Soloenduro.it