Wade Young, Wide King

da | Feb 7, 2016 | Enduro, News

Wade Young, Wide King

Hell’s Gate Metzeler 2016: Wade Young, Wide King

Il Ciocco, 6 Febbraio 2016. Alle 16:00 Fabio Fasola abbassa la bandiera di Hell’s Gate Metzeler, sinistro vessillo dell’Inferno dell’Estremo. La prima fila sulla griglia di partenza è sontuosa, da prima all’Opera dell’Enduro: Wade Young, un… giovane sudafricano, 21 anni soltanto, che è venuto dall’altro emisfero a sfidare il Gotha dell’Estremo. Mario Roman, il forte endurista spagnolo, secondo lo scorso anno a Hell’s Gate Metzeler, che ha scoperto solo di recente la passione per il super Enduro. Lars Enockl, l’austriaco tester KTM e terzo lo scorso anno, che conosce a fondo le tracce di perversione del Ciocco. Diego Nicoletti, ovvero la sfida italiana all’egemonia straniera che ha dominato i dodici precedenti episodi dell’estremo inventato da Fasola.

Il via in formato GP è come sempre spettacolare, e non privo di sorprese. Se da una parte Young riesce a sfruttare al meglio la posizione e si invola all’esterno della “muta” dei trenta finalisti, Graham Jarvis, partito dalla seconda fila con il quinto tempo della gara Eliminatoria, resta fermo con la moto spenta. Finalmente l’inglese prende il via, ma la gara del recordman di Hell’s Gate Metzeler con quattro vittorie sembra segnata.

Hall’s Gate Metzeler 2016 si avvia sull’anello esterno del compatto circuito del Ciocco, ma l’attenzione del pubblico è polarizzata dall’Arena Hell’s Gate Metzeler, soprattutto dal tracciato infernale disegnato da Fasola e dal “Carnefice” dell’Indoor, Armando Dazi. È un’associazione a delinquere, e i trenta finalisti di Hell’s Gate Metzeler non tarderanno ad accorgersene.

Dopo neanche dieci minuti un Pilota passa sull’ostacolo Airoh, poi sul “panettone” Metzeler e sulla pietraia Evo+. “Chi è quel cretino che è entrato nell’arena?” Ben presto gli spettatori si rendono conto che non si tratta di un “clandestino”, ma di Wade Young, che ha già completato il primo giro di Hell’s Gate Metzeler 2016. Il ritmo sull’”anello esterno”, dunque, è elevatissimo, davvero infernale. Ma l’Arena è “bestiale”, impietosa, massacrante. La prova è durissima, e viene da chiedersi se Fasola non abbia esagerato. L’Enduro Estremo, tuttavia, non è un gioco di compromessi, ma la ricerca di un limite che si sposta oggi più avanti. Al Ciocco Hell’s Gate Metzeler rivela il nuovo volto dell’Estremo, un misto micidiale di “naturale” e di indoor, con un coefficiente di spettacolo e di impegno sconosciuto all’Enduro. E anche all’Estremo.

Wade Young vola leggero, gli ostacoli di Hell’s Gate Metzeler non sembrano “infastidirlo”. Dietro al sudafricano, Mario Roman cerca di recuperare lo svantaggio forzando il ritmo, ma l’azione dello spagnolo non produce i frutti desiderati. Efficacissimo in uno stile dall’efficacia collaudata, invece, Graham Jarvis si riprende e, superato Roman al terzo giro, si lancia a caccia di Young. Allo scadere della prima ora di gara gli ultimi dieci Piloti sono eliminati, è la nuova regola di Hell’s Gate Metzeler, e allo scadere della seconda altri dieci sono “out”. Non per tutti è un dispiacere, per nessuno una sconfitta. Onore all’impegno infernale di Hell’s Gate Metzeler, e alla sua nuova formula che si rivela geniale ed “esageratamente” spettacolare. Altri ostacoli si aprono, l’Arena diventa il videogioco, ma reale, dell’Estremo. Un’idea originale di Fasola. Ancora geniale. L’idea o Fasola?

Ancora mezz’ora di… purgatorio, e alle 18:30, due ore e mezza dall’inizio della discesa agli inferi, quattro Piloti soltanto affrontano il “girone” finale, tutto dentro l’Arena. Fasola in persona apre l’ultimo ostacolo, la salita che eredita il ruolo che per dodici anni è stato dell’Hell’s Peak. Il pubblico si accalca sulle fasi finali, sempre più concitate. La tensione sale. È l’atmosfera da colpo di scena!

Ma non succede nulla di clamoroso. Anche l’Inferno è giusto, o almeno quello di Fasola lo è. Wade Young oltrepassa il “Gate” e si conferma imbattibile anche nell’indiavolato carosello finale, Graham Jarvis stremato conquista il secondo posto, Mario Roman si inchina agli avversari ma a sua volta conferma la propria bravura con un risultato eccellente. Diego Nicoletti, il “vendicatore!” italiano, scatena l’entusiasmo del pubblico, dei diecimila che hanno scandito tutte le fasi dello spettacolare, avvincente, indimenticabile primo viaggio al centro dell’Enduro della nuova era. Questo è Hell’s Gate Metzeler!

Hell’s Gate Metzeler 2016 Final Result. 1. Wade Young, ZA, Sherco; 2. Graham Jarvis, GB, Husqvarna; 3. Mario Roman, SP, Husqvarna; 4. Diego Nicoletti, ITA, Beta.

Piero Batini
Hell’s Gate Metzeler Press

Wade Young vince anche il Soloenduro Trophy come miglior Under 21 in gara.

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